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Categoria: Articoli

03/03/2021

Un animale acquatico misterioso e sacro, che da sempre affascina le civiltà di tutto il mondo. Gli diamo la caccia per nutrirci della sua carne e per usare le sue pelli. Sono un segno zodiacale e sono presenti nei nostri modi di dire e nella nostra cultura.

https://www.cooperazione.ch/sguardi/2021/la-parola-al-pesce-307214/

Autore: Maura Nessi Zappella, Dietista ASDD

Articolo apparso sulla rivista Cooperazione

03/03/2021

Per introdurre e attualizzare il tema di una sana alimentazione in questo periodo di pandemia, vale la pena partire da alcuni dati su come sono cambiate le abitudini alimentari e di stile di vita degli svizzeri durante il periodo di semi confinamento. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria ha commissionato all’istituto di ricerche economiche e sociali MIS TREND un sondaggio online sulle abitudini alimentari durante il periodo di semi confinamento nella primavera 2020. Nel complesso è emerso un maggior consumo di cibo in generale, in particolare frutta e verdura, pane fatto in casa, snack dolci e salati, sono state fatte maggiori scorte alimentari ed è stato trascorso più tempo in cucina e più tempo seduti. Gli abitanti delle grandi città hanno sofferto maggiormente in generale e l’impatto sul loro stile di vita è stato particolarmente negativo, è stata constatata una diminuzione dell’attività fisica, un peggioramento delle abitudini alimentari e maggiore stress rispetto agli abitanti di zone più distanti dai centri città. Il peggioramento delle abitudini in generale concerne il continuo mangiucchiare durante la giornata (snack dolci o salati), gli orari non più regolari dei pasti e la minor pratica di attività fisica, questi cambiamenti hanno portato ad un aumento di peso nel 27 % degli interrogati. Le persone invece che durante il

18/04/2018

Ecco un interessante documento che alcune dietiste hanno ricevuto partecipando al congresso NutriMi a Milano negli scorsi giorni. Sta diventando sempre più importante combattere le false informazioni che circolano in rete e non solo! Ed è proprio per questo motivo che è stato creato questo gruppo.

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12/12/2017

Il termine Diet industry definisce iniziative commerciali che propongono soluzioni e programmi per perdere peso, fraudolenti e dannosi. Dai libri di diete speciali, agli integratori alimentari, diete a punti, diete che usano le medicine complementari come dimagranti, diete basate su test di intolleranze alimentari. Le promesse sono molto allettanti: è facile, sano, naturale, è infallibile. Malgrado il termine Diet industry appaia già nel 1864, esso non potrebbe essere più attuale. Attualmente trova l’alleato di internet e dei social, e il mondo della diet industry da vita ad un bombardamento di false notizie su alimentazione e perdita di peso. A dare maggior credibilità a queste false notizie sono persone che sfruttano i loro titoli di studio e la loro visibilità per guadagnare follower pazienti. Così è facile incontrare professionisti abilitati che vendono intolleranze, sostengono digiuni, oppure propongono p.es. diete del DNA. Uno specialista che pensa di risolvere l’eccesso di peso prescrivendo semplicemente una dieta, sta promuovendo una falsa notizia in legame all’alimentazione – insomma, una “nutrition fake”. Non solo nel labirinto del mondo digitale, ma anche nella stampa, molte persone si definiscono “consulenti dietetici”. Per distinguere quali persone sono abilitate a esercitare professionalmente il mestiere, è stato creato il marchio “Dietista ASDD” (Associazione Svi

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05/12/2017

Chiara Giacoletti, laureata nell’ottobre 2014 Come ti senti adesso che sei dietista e cosa cambia per te? Esercito la professione di dietista dal 2014 e lavoro in svizzera dal 2015. Sono grata di avere l’opportunità di mettere in pratica tutti gli studi svolti e di poter migliorare la qualità di vita e di salute dei miei pazienti, lavorando a stretto contatto con un team multidisciplinare. Quale percorso di studi hai scelto e perché? Mi sono laureata nel 2014 presso l’università degli studi di pavia con il massimo dei voti e ho conseguito una specializzazione in alimentazione e nutrizione umana presso l’università degli studi di Milano nel 2017. Ho scelto di frequentare il corso di laurea di dietistica presso l’università di pavia in quanto è tra le più rinomate in europa per il settore medico. La mia formazione a pavia è stata ben organizzata e mi ha fornito conoscenze essenziali. Ho deciso inoltre di conseguire un master in alimentazione e nutrizione umana per specializzarmi ulteriormente. Racconta di un tuo progetto nel cassetto Il mio obiettivo e progetto futuro consiste nel non fermarmi mai nel mio personale aggiornamento professionale. La nutrizione è una scienza recente, in continuo cambiamento e aggiornamento e per svolgere il mio lavoro al meglio credo sia essenziale essere sempre a conoscenza di tutte le novità in me

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27/11/2017

Lisa Poretti, diplomata nel 2017 Come ti senti adesso che sei dietista e cosa cambia per te? Mi sento sollevata e pronta ad affrontare nuove sfide, che riguardano anche il mondo del lavoro e non più solamente legate alla formazione. Il cambiamento maggiore per me è stato quello di tornare definitivamente in Ticino, dove ho trovato un posto di lavoro. Quale percorso di studi hai scelto e perché? A partire dalla scuola media ho avuto un interesse per l’alimentazione. Il mio sogno era quello di fare il medico, ma purtroppo non ho passato gli esami d’ammissione per entrare nella facoltà di medicina nella Svizzera tedesca. La Svizzera francese, dove non era necessario passare un esame d’ammissione, non rientrava allora nella mia considerazione. Ho quindi cominciato a studiare matematica a Basilea. Poi sono passata alle facoltà di italianistica e francesistica, sempre a Basilea. Il mio percorso di studi non mi soddisfaceva pienamente e già mentre studiavo lingue mi sono informata sulla formazione per diventare dietista e sulle scuole presenti in Svizzera. Mi spaventava l’esame di ammissione e il fatto di dover effettuare anche un anno passerella prima del Bachelor. Ho quindi deciso di terminare comunque il Bachelor in italianistica e francesistica, non senza rimpianti. Tornata in Ticino, dopo aver bocciato l’esame di ammissione al DFA, sono tornata s

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28/09/2017

Nel 1864 appare per la prima volta il termine “Diet Industry”, per definire iniziative commerciali che propongono soluzioni e programmi per perdere peso, fraudolenti e dannosi: franchising del dimagrimento, libri di diete speciali, integratori alimentari, intolleranze, diete dei gruppi sanguigni. Si tratta di proposte veicolate con messaggi simili: “È infallibile”, “Milioni di persone ci sono già riuscite”, “Non servono sacrifici”, “È sano e naturale”. Agevolato dalla democratizzazione di internet e dei social il sistema è ormai virale, dando vita alle “Nutrition fake”: un vero e proprio bombardamento social di false notizie su alimentazione e perdita di peso cui nessuno può sottrarsi. Il processo è ben collaudato: siti web pubblicano novità imperdibili sul dimagrimento e i social ne aumentano la visibilità e la condivisione, amplificandone il loro effetto. I dati indicano che l’efficacia è garantita: il 70% degli italiani si informa attraverso internet, Facebook o Twitter e il 62% considera le informazioni in rete “complete, accurate ed equilibrate”. A dare maggiore credibilità alle Nutrition fake si è aggiunto un nuovo sistema di vendita e divulgazione tramite profili che propongono e vendono salute e soluzioni per perdere peso. Sono i nuovi cyber criminali: uomini e donne che sfruttano i loro titoli e la loro visibilità sul web per fare “proselitismo”, spesso agevolati dal r

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