Fa tendenza consumare tutto in un unico piatto o ciotola. Come mai piace questo nuovo comportamento alimentare?
Basta guardare qualche ricetta in internet o al ristorante o alle caffetterie delle università per scoprire delle composizioni artistiche, piene di colori vivaci e naturalmente invitanti. Alcune sono preparate con carni o pesce , altre sono vegetariane ed altre vegan, come le ciotole per la colazione. Vengono anche chiamate: Buddha bowls, « ciotole di Buddha » dalla forma tonda e prominente come una pancia…
Gli ingredienti sono inseriti in maniera studiata in ciotole colorate, con piccoli motivi o addirittura in ciotole di terracotta o ceramiche raffinate (ciotole giapponesi smaltate dalle mille sfumature).
Dal punto di vista nutrizionale permettono di realizzare pasti equilibrati, sani, adeguati ai propri fabbisogni e non da ultimo, all’insegna di un discorso di sostenibilità in quanto permettono il riutilizzo di « resti » di cucina.
Ma cosa devono contenere affinchè siano « completi »?
– verdure, germogli, cotti e crudi, preferibilmente locali e di stagione, colorati ( verde, viola o arancione). Il taglio della verdura rende il piatto originale e variato alla nostra vista ( rondelle, tocchetti, bastoncini, taglio sul lungo,…)
– farinaceo: cereali o pseudo cereali oppure pane o cräckers, patate o patate dolci, leguminose . Farro, cous-cous, miglio, riso integrale, riso venere, quinoa e un paio di cucchiai di ceci o di lenticchie o fagioli.
– alimento fonte di proteine. Per un bowl vegano occorre completare con tempeh o tofu o seitan. Per un bowl vegetariano occorre completare con 1 uovo o qualche cucchiaio di ricotta o perle di mozzarella o 1/2 formaggino fresco o scaglie di parmigiano o sbrinz… . Per un bowl misto: aggiungere bocconcini di pollo o di pesce ben cotto o polpettine, …
Come condire: con semi oleaginosi sminuzzati (per facilitarne la digestione), con salse a base di yogurt o di crema di tofu oppure con salse olio d’oliva evo/olio di colza, aceto/ succo di limone o d’arancia, erbe aromatiche o spezie.
Tocco finale dell’artista improvvisato: la decorazione. Quest’ultima é molto personale e varia a seconda del contesto o del tema del pasto.
Un tocco primaverile: qualche fiorellino e punte di asparagi fini…